Anna Kadabra. Il canto delle sirene by Pedro Mañas

Anna Kadabra. Il canto delle sirene by Pedro Mañas

autore:Pedro Mañas [Mañas, Pedro]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791221213089
editore: De Agostini
pubblicato: 2024-01-03T12:00:00+00:00


7

Come un pesce in acqua

Il mio incantesimo ti sarà sembrato strambo, ma in realtà è il primo che ho inventato tutto da sola.

Hai presente, quello che trasformava le persone in aringhe: Coda di salmone, soffio di vento, pipì di cozza, diventa d’argento!

Solo che lo recitai con il trucco delle vocali per farlo funzionare a metà. In altre parole, per trasformarci in “mezzi pesci”.

Te l’ho detto che era un’idea un po’ folle. Ma la cosa più folle di tutte è che funzionò!

La luce arcobaleno della mia bacchetta illuminò l’oceano. All’istante, le nostre gambe cominciarono a formicolare. E un attimo dopo non erano più gambe. Erano cinque splendide code di pesce!

Vedendole, Bollicina cominciò a emettere gridolini acuti. Chissà cosa voleva dire.

«Fantaztico!» gridò Nino, e lui sì che lo capii. «Adezzo zono un mago zirenetto!»

A un tratto, il mare sembrava un posto più accogliente. Soprattutto quando ci accorgemmo che potevamo respirare sott’acqua. Guardai i miei amici agitare allegramente le loro code e provare acrobazie tra le onde.

«Meno male che ci hai trasformato dal lato giusto» sorrise Marcus.

È vero. Pensa se mi fossi ritrovata con la testa di pesce e le calze a righe!

«Ce la siamo vista brutta» sospirò Sarah. «Ma prima di proseguire devo fare una cosa.»

E prese un oggetto dalla tasca: era uno specchietto rotondo.

«Che succede?» sorrisi. «Ti vuoi pettinare i capelli come le sirene delle favole?»

No, Sarah non voleva lo specchio per ammirare la propria bellezza, ma per comunicare con Madame Prune. È un sistema di messaggistica complicato... ma più economico del telefono cellulare.

«Ragazzi!» esclamò la professoressa vedendoci attraverso il vetro. «Non è il momento di fare il bagno!»

Poi, appresa la notizia, lanciò un urlo così potente che pensai avrebbe rotto lo specchio. E solo dopo un po’ riuscimmo a convincerla che eravamo al sicuro.

«Devo tirarvi fuori di lì» annunciò. «Vengo a prendervi a cavallo di una scopa, se necessario.»

Per tua informazione, volare su una scopa è la cosa più umiliante che possa capitare a una strega. Questo... e confondere il vaso da notte con il calderone.

«Aspetti, Madame!» implorò Sarah. «Siccome abbiamo perso la conchiglia, non possiamo più chiamare le sirene. Ma forse le troveremo nei dintorni.»

«Non so, cari...» La nostra prof era dubbiosa. «E cosa farete con i vostri animali magici?»

Be’, dovevamo trasformare anche loro in mezzi pesci, ovviamente! L’unica cosa che dovevamo fare era radunarli sulla spiaggia e lanciare anche su di loro l’incantesimo. Stavolta, per divertirmi, lo recitai con la “u”.

Confesso che non funzionò esattamente allo stesso modo che con noi. E ciascuno di loro si ritrovò con la coda di un animale diverso.

Crudelia sembrava un cavalluccio marino. Mister Lampo, una medusa. Globo era diventato un’aragosta verde. Quanto al mio gatto, si era trasformato in una specie di polpo con le orecchie.

Spaventoso e adorabile al tempo stesso.

«È spavendorabile!» decise Angela, facendo capriole come un delfino ammaestrato.

«E ora, dove andiamo?» chiesi io.

«Giù, ovviamente!» rispose Marcus, immergendosi. E, senza volere, mi diede una codata sul naso. Divertente, eh?

In ogni caso, mi fu impossibile rimanere arrabbiata mentre facevo snorkeling nelle profondità marine.



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